INSONNIA

Cos'è l'insonnia

Epidemiologia dell’insonnia

E’ il disturbo del sonno più comune in quanto interessa il 10-13% della popolazione.

Si stima che nella sua forma cronica ne soffrano circa 9 milioni di italiani mentre, nella sua forma transitoria circa il 45% della popolazione. Secondo le ultime rilevazioni dell'Associazione Italiana per la Medicina del Sonno (AIMS), nel nostro Paese circa 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria.

Le categorie più a rischio: donne e anziani.

Negli ultimi anni c’è un aumento di insonni anche negli adolescenti per l’uso smodato di smartphone e tablet, prima di andare a dormire o durante la notte. Gli studi presenti in letteratura hanno dimostrato che la causa sembra essere attribuibile alla luce blu di questi dispositivi elettronici che compromette la produzione della melatonina.

INSONNIA

Caratteristiche cliniche dell’insonnia

L'insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà di addormentamento o dalla presenza di frequenti risvegli durante la notte. Il DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) definisce l’insonnia come una condizione di insoddisfazione relativa alla quantità o qualità del sonno, caratterizzata da;

  • difficoltà nell’iniziare il sonno
  • difficoltà nel mantenere il sonno
  • riduzione della funzionalità in diverse aree (sociale, occupazionale, comportamentale..)

L’insonnia può essere classificata per la sua durata come transitoria/occasionale, acuta, o cronica.


Disturbo di insonnia transitoria /occasionale si presenta in occasione di un fattore stressante (ad es. lutto, conflitto familiare, cambio di lavoro, ecc.) Si tratta di un tipo comune di insonnia che plausibilmente coinvolge ciascun individuo almeno una volta nel corso della vita. È tipicamente di breve durata (qualche giorno o settimana), termina quando lo stress si risolve o quando l'individuo vi si adatta. In alcuni casi può dare luogo a una forma più pervasiva e prolungata di insonnia che persiste nonostante la risoluzione della condizione di stress (Insonnia Psicofisiologica, nella quale persiste la preoccupazione del non riuscire a dormire).

Insonnia acuta nella quale è presente impossibilità a dormire in modo soddisfacente per meno di un mese.

Insonnia cronica quando il sintomo persiste da più di un mese.


Sotto il profilo sintomatico si distinguono 3 tipi di insonnia

  • Insonnia iniziale: difficoltà ad iniziare il sonno
  • Insonnia centrale: caratterizzata da frequenti risvegli durante la notte
  • Insonnia terminale: caratterizzata da risveglio precoce rispetto all’orario previsto e incapacità continuare il sonno.

I pazienti riportano inoltre difficoltà a svolgere attività lavorative, maggior probabilità a commettere errori, riduzione della vita sociale, difficoltà familiari, ridotto rendimento scolastico.


Nonostante sia definita un disturbo del sonno, l’insonnia ha ripercussioni significative anche durante la veglia. Chi soffre di insonnia percepisce il proprio sonno come inadeguato, insufficiente, di scarsa qualità, spesso nonostante si trascorra molto tempo a letto.


I Sintomi diurni più frequenti sono:

  • affaticamento diurno
  • ansia
  • disturbi dell'umore
  • difficoltà di concentrazione, attenzione e memoria
  • sonnolenza

La mancanza di sonno nel tempo può causare dal punto di vista fisiologico anche problemi di salute generale. Sono stati riscontrati negli insonni cronici:

  • un aumento del cortisolo (l’ormone dello stress) che induce ad un aumento dell’appetito: perdita di sonno e aumento di peso sono le condizioni per la comparsa della Sindrome metabolica che provoca un rallentamento della tiroide e un aumento della glicemia.
  • un aumento malattie cardiovascolari
  • ipertensione
  • obesità
  • diabete

Ogni paziente insonne necessita di un attenta “Valutazione” iniziale dal parte del clinico per la scelta terapeutica più idonea.